Cos'è un funerale laico
Il funerale laico , o civile, è un'alternativa alla tradizionale funzione religiosa. La cerimonia si focalizza esclusivamente sul defunto, ricordandolo attraverso un breve racconto della sua vita, con musiche e letture non sacre. Differente dal rito cattolico, musulmano ed ebraico, è un momento sociale in cui parenti ed amici non credenti esprimono il proprio cordoglio condividendolo con la comunità, nella speranza di intraprendere insieme un percorso di elaborazione del lutto. Il funerale laico viene celebrato nel caso in cui il de cuius non professava alcun Credo.

Come si celebra un funerale laico
Antico quanto l'umanità, il funerale è stato per molto tempo associato ai diversi credi religiosi. Tuttavia, chi non professa alcun tipo di fede ha ugualmente diritto ad essere ricordato e omaggiato da amici e parenti attraverso una cerimonia laica, ovvero l'ultimo saluto al defunto senza riferimenti ai simbolismi religiosi .
L'organizzazione del rito civile (o laico) non segue tempistiche e modalità dettate da dogmi e prescrizioni. Non richiede la presenza di un officiante (un prete). Di solito il difficile compito di omaggiare il de cuius spetta ai parenti e agli amici, le uniche figure in grado di esprimere a parole sentimenti e gesti, oppure a un celebrante o a un addetto. Queste personalità, messe a disposizione dal comune di appartenenza, sono provviste di una formazione specifica.
La celebrazione del funerale laico non necessita di autorizzazioni particolari e non segue alcuna disposizione, se non quelle espresse dal defunto tramite un testamento olografo o comunicate alla famiglia mentre era ancora in vita.
In un funerale laico la memoria della persona scomparsa viene omaggiata attraverso dei racconti e degli aneddoti simpatici, accompagnati da musica dal vivo di sottofondo (o semplicemente da una colonna sonora registrata) e da letture non sacre. Non sono previste preghiere.
Un rito civile commemorativo prevede la suddivisione in più momenti:
• discorso introduttivo , in cui si dà il benvenuto ai presenti. Nel frattempo l'officiante spiegherà (se dovesse essere necessario) il motivo della scelta di un funerale laico e come questo si svolgerà.
• Riflessioni sulla vita del de cuius , durante le quali verranno letti dei brani non religiosi in prosa oppure in poesia.
• Elogio funebre . Ai presenti viene riservato uno spazio per ricordare il defunto attraverso degli aneddoti, delle storie simpatiche che possano esaltarne le qualità, la bontà d'animo, le virtù e, perché no, anche fare sorridere.
• Commiato nonché il momento più toccante ed emozionante della celebrazione. I partecipanti si avvicinano alla salma riservandole un personale saluto.
• Discorso di chiusura . L'officiante dichiara concluso il rito e dà ai presenti le indicazioni per le offerte commemorative. Segue un breve intervento della famiglia del defunto per ringraziare chi ha partecipato alla cerimonia.
Dove si organizza il funerale laico?
Un funerale laico non segue delle regole o degli schemi, non ha l'obbligo di attenersi ad alcun dogma e non richiede alcuna autorizzazione particolare per la celebrazione. Il ricordo del defunto può essere effettuato ovunque : presso la residenza del de cuius, in un ambiente al chiuso in affitto per l'occasione, all'aperto o ancora in una delle sale comunali (dette Sale di Commiato) messe a disposizione per legge ai cittadini (D.P.R. n. 285/90). Questi ambienti hanno un'ampiezza tale da poter ospitare fino a un centinaio di persone. Sono arredate in maniera sobria e decorosa e, ovviamente, non sono provviste di alcun riferimento di tipo religioso. Molto accoglienti e spaziose, consentono di posizionare la salma al centro. Sono dotate di microfoni e di un ottimo impianto acustico, oltre che di comode sedie per fare in modo che i partecipanti possano seguire la cerimonia da seduti.
Va segnalato, tuttavia, che non tutti i Comuni italiani sono attrezzati in modo adeguato, per cui, si consiglia di informarsi preventivamente.
Quali letture scegliere?
In molte celebrazioni laiche esiste un momento dedicato alla lettura dei testi non religiosi . Per l'occasione, la famiglia può optare per autori amati dal defunto oppure per scrittori che hanno rivolto alla morte uno sguardo diverso dal credo religioso, come Pablo Neruda, John Donne oppure Rabindranath Tagore. In questi casi, i motori di ricerca possono rivelarsi un aiuto prezioso. Tra le diverse pagine è possibile estrapolare aforismi, poesie e canzoni che aiutano ad affrontare il momento della fine da un’altra prospettiva.
Ovviamente, ciascun partecipante può decidere di omaggiare la persona scomparsa nel modo che reputa più idoneo, senza dover seguire una scaletta prestabilita o leggere un testo estrapolato da internet. Pertanto, sono gradite anche parole in prosa oppure in poesia dettate dal proprio cuore.
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