Quando si possono fare i funerali
- Autore: Customer Service Italiaonline
- •
- 13 dic, 2023
Elaborare un lutto è sicuramente una delle cose più difficili in questo mondo e la gestione del dolore, molto spesso, non fa ragionare a mente lucida.
Ma anche se la perdita di un proprio caro fa star male, occorre trovare le forze per affrontare una serie di pratiche burocratiche che, nonostante siano poco intonate alla situazione, bisogna comunque dover svolgere.
Non tutti, però, sanno come comportarsi subito dopo la perdita di una persona cara, in che modalità va effettuato il funerale e soprattutto dopo quanti giorni.
Esistono, infatti, una serie di norme che stabiliscono quando si possono svolgere i funerali, ovvero solo dopo aver accertato la morte che, come è ben noto, può avvenire per le situazioni più disparate e in contesti differenti.
In seguito allo svolgimento di queste prime procedure burocratiche, ci si potrà poi rivolgere all'impresa di pompe funebri che si impegnerà a gestire la situazione nel migliore dei modi, nel totale rispetto del dolore dei familiari e di chiunque altro abbia perso una persona cara.
Qui di seguito, dunque, andremo a fornire una serie di informazioni utili per far luce su tutto ciò che c'è da sapere e come muoversi in queste circostanze.

Dopo quanti giorni si svolgono i funerali
Secondo la legge italiana, i funerali
devono essere
svolti dopo almeno 24 ore dal decesso.
Tale disposizione,
però, cambia a seconda del luogo in cui la persona è spirata,
ovvero se in casa, in ospedale
oppure in seguito a una morte violenta
in circostanze da definire.
Nel caso in cui la persona che è venuta a mancare si trovava nella propria abitazione, bisogna subito chiamare il medico di base o, se non disponibile, la guardia medica e far accertare il decesso.
Il medico ha infatti il compito di valutare tutti i segni che confermano la morte della persona tra cui l'assenza di battito cardiaco, una temperatura corporea inferiore a 24 gradi, mancanza di controllo degli sfinteri e di sensibilità in ogni regione del corpo.
In tempi passati questa valutazione era effettuata direttamente dal becchino, mentre oggi è necessaria la presenza del medico legale.
Quando il decesso viene poi accertato, il sanitario compila il certificato di morte, segnando l'orario preciso in cui la persona è venuta a mancare e da quel momento devono trascorrere almeno 24 ore prima di organizzare il funerale, rivolgendosi all'impresa di pompe funebri che avrà cura di occuparsi di ogni aspetto.
Come ultimo passaggio, occorre mandare un avviso all'ufficio Stato Civile del Comune e questo deve essere fatto entro le 24 ore dal decesso.
Cosa fare se la morte è avvenuta in ospedale
Purtroppo esistono molti casi in cui una persona muoia durante la degenza ospedaliera, sia essa spirata per una malattia o a seguito di un intervento chirurgico non andato a buon fine.
In tali circostanze, i medici dell'ospedale controllano la mancanza di battito cardiaco per circa 20 minuti, mediante un apposito elettrocardiogramma. Terminato questo tempo, dichiarano l'orario del decesso e compilano il certificato di morte.
Anche quando una persona viene a mancare in ospedale, si osserva
sempre il periodo delle 24 ore
prima di effettuare il funerale.
La documentazione necessaria per il comune, in
questo caso, viene compilata e inviata direttamente dall'azienda
ospedaliera.
Subito dopo, in accordo con l'agenzia di pompe funebri prescelta, si decide se allestire la camera ardente sul luogo o trasferire la persona deceduta in un'altra struttura.
C'è da specificare che, in mancanza di situazioni anomale che non lo permettano, la salma è comunque restituita alla famiglia dopo due ore dalla morte accertata.
Cosa fare in caso di morte violenta
I tempi di attesa nel caso in cui venga registrata una morte violenta non sono facili da stabilire.
In tali circostanze subentra la figura del magistrato in quanto si ha la necessità che egli firmi il nulla osta che permetta la restituzione del corpo del defunto ai familiari, attendendo anche la disponibilità della Chiesa.
Questo succede perché, chi muore per cause ignote, deve necessariamente ricevere l'autopsia che dovrà poi essere valutata dal magistrato.
Gli aspetti da tenere in considerazione, in questi casi, sono disparati e dipendono dalla modalità in cui è avvenuta la morte: se la vittima era in casa da sola, se non sono certe le cause del suo decesso oppure in caso di incidente, omicidio o suicidio.
Solo l'autopsia, dunque, può accertare le cause della morte e permettere alla famiglia di riavere la salma; generalmente occorre poco più di un giorno, anche se i tempi potrebbero essere più lunghi nel caso in cui le cause della morte siano piuttosto incerte.
Organizzazione del funerale
Una volta accertata la morte, la data dei funerali
viene
stabilita dai parenti del defunto in accordo con la chiesa e le pompe
funebri.
Questi dati vengono poi inviati all'ufficio del
comune
preposto che, a sua volta, ne farà comunicazione alla Polizia municipale
e al custode del Cimitero.
Le pompe funebri necessiteranno della fotografia del defunto, del suo codice fiscale e di un documento di riconoscimento di uno dei familiari per terminare le pratiche.
Molto spesso, vige l'oggligo di chiudere la bara in tempi ristretti e questo dipende soprattutto dalle condizioni climatiche del periodo interessato.

Organizzare un funerale implica molte scelte difficili e, al tempo stesso, molto importanti al fine di donare una degna sepoltura al defunto. Tra gli aspetti da considerare ci sono gli addobbi floreali , veicoli di messaggi di cordoglio, affetto e rispetto. Alcuni fiori sono più indicati di altri, sia come decorazione che come dono, in quanto assumono significati differenti. Scopriamo insieme in questo articolo il significato profondo dei fiori in un funerale e come rendere omaggio alla persona scomparsa.

La morte di una persona cara rappresenta sempre un evento doloroso e carico di emozioni. Nell'organizzazione del funerale, un elemento da non sottovalutare è la scelta della tecnica di sepoltura . Inoltre, è possibile che dopo tanti anni si proceda con la dissepoltura della salma , che può avvenire per diverse ragioni, sia su richiesta del Comune, sia dell'Autorità Giudiziaria o per volontà dei familiare del defunto. Infine, è possibile che dopo anni la salma del defunto venga trasportata da un luogo ad un altro, evento che accade in determinate circostanze. Approfondiremo in questo articolo tutte queste operazioni cimiteriali , ovvero il significato di inumazioni, esumazioni, estumulazioni e traslazioni .

Quando
si subisce un lutto
i tempi di recupero possono variare da
persona a persona e il dolore tende ad attenuarsi nel mesi
successivi, con un progressivo ritorno alla routine quotidiana pur
senza dimenticare la persona cara che è venuta a mancare.
Per
alcuni questo processo di accettazione non avviene in maniera
naturale e si entra in un circolo di depressione e tristezza
difficile da spezzare se non si agisce per tempo.
In queste
situazioni ricorrere a un sostegno psicologico potrebbe rivelarsi una
valida soluzione per evitare conseguenze negative e non rimanere
impantanati nel dolore che inevitabilmente la morte di un congiunto o
di un amico porta con sè.
Vediamo quindi come comportarsi se il
periodo di lutto si protrae a lungo e rende impossibile svolgere le
proprie mansioni quotidiane personali e lavorative, inficiando su
ogni aspetto della vita.

Nonostante
il momento della dipartita di una persona cara
sia doloroso da
affrontare a livello emotivo, ci sono una serie di questioni pratiche
che non è possibile tralasciare e che è necessario affrontare
nell'immediato.
Per evitare di trovarsi soli in questo complesso
iter burocratico, è possibile rivolgersi a una seria agenzia
funebre, che possa sbrigare il più possibile la questione e sollevi
le persone rimasta da obblighi di questo genere.
Vediamo quindi
quali sono le pratiche amministrative legate al funerale
e
come gestirle correttamente.
Prima di procedere con
l'organizzazione della funzione, però, è necessario sbrigare una
serie di formalità legate alla dichiarazione del decesso e al trasporto della salma
, sia se si trova all'interno del Paese
sia all'estero per qualsiasi motivo.
Solo allora sarà possibile
dare al defunto il giusto riconoscimento da parte delle persone care
e accompagnarlo nell'ultimo viaggio con tutto l'iter amministrativo
portato a compimento, in modo da non avere problemi in futuro legati
alla burocrazia.

Spesso
nel linguaggio comune si tende a utilizzare i termini funerale ed
esequie come sinonimi. Tuttavia, anche se entrambi fanno riferimento
alla cerimonia funebre, esistono delle differenze.
La
parola esequie, in latino exsequiae, significa accompagnamento
funebre o accompagnamento all'ultima dimora e si riferisce alle
celebrazioni che rendono omaggio al defunto, siano esse religiose o
laiche. Quando si parla di esequie religiose infatti queste si
riferiscono alla cerimonia tenuta da un ministro di culto mentre,
quando sono laiche, solitamente vengono tenute da amici, partenti
oppure da personale addetto messo a disposizione dai comuni. Il
termine funerale invece, anche se nel linguaggio comune, spesso viene
inteso nell'accezione di esequie, e indica l'isieme di tutte le
attività che riguardano l'accompagnamento del defunto,
dall'allestimento della camera ardente fino alla tumulazione,
all'intumazione o alla cremazione.




Tuttavia, è possibile alleviare in parte il loro
dispiacere porgendo un sentito messaggio di cordoglio
e
facendo sentire tutta la propria vicinanza per la sfortunata perdita,
improvvisa o già preventivata.
Saper fare delle condoglianze
nella maniera corretta non è semplice, in quanto bisogna seguire
delle regole formali e anche una dose di buon senso personale,
pensando a chi si ha di fronte e alla sua sensibilità.
Se in
passato l'arte delle condoglianze era una pratica messa in atto di
frequente, oggi si tende a sostituire un vero e proprio cordoglio con
un semplice messaggio dal cellulare, che certamente non ha però la
stessa valenza formale e solenne.
Vediamo quindi come recuperare
un'usanza che non dovrebbe mai passare di moda, componendo un
messaggio che possa essere di reale conforto
e allo stesso
mostrare il dispiacere provato per la dipartita del defunto.

Un lutto
è una condizione difficile da affrontare per tutti, in
quanto lasciare andare una persona cara richiede un grande sforzo e
un coraggio non indifferente.
Il dolore purtroppo non può
essere evitato in alcun modo, tuttavia, esistono una serie di
comportamenti da poter adottare per elaborare prima la perdita e
poter riprendere la propria vita, tenendo il defunto nel cuore.
Il
lutto si compone di una serie di componenti differenti: le emozioni,
che spaziano dalla tristezza al dolore lacerante, passando per la
malinconia e la nostalgia, le sensazioni fisiche, come l'apatia,
la stanchezza, il dolore al petto e la mancanza di sonno
, e gli
stati mentali, che solitamente si articolano tra incredulità e presa
di coscienza, che se non gestiti correttamente possono portare anche
a comportamenti errati come l'anoressia e la depressione
.
Parliamo
quindi di una condizione che necessita di essere affrontata con
decisione dopo il primo periodo di abbattimento normale e umano.